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"Questa mia quinta opera, che comprende alcune epistole di grande intensità dei miei cari fratelli Giuseppe e Francesco, è una ricostruzione dei moti dell'animo e della cultura antica, fino ad arrivare al moderno, con autorevoli testimonianze storiche, filosofiche, letterarie e psicologiche. Abbraccia un arco di tempo dai primordi alla civiltà odierna, con passaggi metafisici che stupiranno il lettore. Essa nasce dall'incontro dei contemporanei con gli antichi in un luogo onirico. Trasmette pathos, forza ed energia intellettiva, nel non abbandonare l'utopia del vivere in un mondo paradossale, che viene sublimato per grande fortuna, dall'amore, dall'arte e dalla cultura, in cui l'uomo del presente si confronta, esaminando l'uomo del passato, con una continuità ricca di parallelismi e di fertili aspetti creativi. È un'attenta analisi nell'ambito delle vicende umane, con momenti di kafkiana memoria che caratterizzano, in parte, l'opera nel suo aspetto narrativo." Con pagine postume di Francesco e Giuseppe Sanarica.